giovedì 21 gennaio 2016

SENSI



State attenti, perchè so a cosa state pensando in questo momento.
No! Non è un romanzo erotico, e no, non è zozzo come sembra.
Ma di sicuro è molto intrigante ed appassionante.


Nell'Inghilterra del Settecento Beatrice, morbosamente legata a Wideacre, la tenuta di famiglia, scopre che sarà il fratello a ereditare tutto. Mossa dalla propria ossessione, non indietreggia neppure di fronte al delitto e all'incesto pur di arrivare al proprio obiettivo, contro il quale solo un uomo può opporsi.





Ed è proprio l'ossessione di Beatrice verso la sua amatissima terra a Wideacre che la porterà a commettere tante di quelle malefatte che avrete voglia di saltare dentro il libro e cantargliene quattro.
E' testarda, fredda, calcolatrice, ambigua, distaccata; insomma le ha tutte per essere una di quelle eroine possibili all'odio... ma che ti lasciano comunque provare un certo affetto per la stessa.

Farà veramente di tutto per riuscire ad esser l'ereditiera di quel pezzo di terra che lo stesso padre le insegnò ad amare ed averne cura.

Arriverà ad avere rapporti incestuosi, a commettere omicidi e mettere a repentaglio anche la vita dei propri figli, pur di garantirsi la morte in vecchiaia su quelle terre ed il pieno possesso a discapito del fratello maggiore.

Credo che Philippa Gregory non abbia solo voluto raccontare una storia per tenerci incollati alle pagine ed appassionarci, ma abbia anche voluto raccontare uno spacco di vita di altre epoche, dove la donna veniva considerata solo brava a ricamare e non adatta a prendere decisioni importanti all'interno della propria famiglia.

Raccontare la frustrazione di una ragazza che dedica attivamente la propria vita al lavoro sulla terra senza poterne avere neanche un minimo di diritto è davvero una cosa che fa riflettere su come fosse difficile la figura femminile in epoche passate.

Amo follemente questo libro e mi sono ritrovata incollata alle pagine fino a notte tarda, divorando capitolo per capitolo e scoprendo una diversa autrice rispetto a come ero stata abituata a conoscerla fino ad ora.

Questo a quanto ho capito è uno dei primi romanzi della Gregory, ed infatti è abbastanza diverso da quelli che scriverà in futuro, perchè non si concentra solo sul lato storico delle cose, ma racconta proprio un intera vita di lavori e sacrifici, di rinunce, di povertà, la vera povertà, quella che dipendeva dal proprietario terriero per il quale si lavorava.

Ed è anche vero che siamo abituati ad immaginare i ricchi padroni sguazzare nella bambagia, ma in questo romanzo l'autrice evidenzia le preoccupazioni di coloro per il quale dipendono centinaia di vite.




E poi leggendolo si riesce ad esser soddisfatti anche delle vicende amorose intricatissime di questa ragazzina viziata e crudele che alla fine non potrete non amare.
501 pagine di divertimento con una scrittura veloce, scorrevole e suddivisa in capitoli che alla fine di ognuno lasciano il lettore con il fiato sospeso.

A chi fosse interessato nell'acquisto di questo libro, auguro di riuscire a trovarlo perchè essendo fuori catalogo non è di semplice riuscita.
Come vi dissi nello scorso post, l'ho acquistato sul sito di Amazon.it anche se ora non ne vedo nessun altra copia a disposizione.



Per il momento cari amici, questo è tutto e come sempre vi saluto con affetto.






2 commenti:

TRA LE RIGHE E OLTRE... ha detto...

Un pò come la protagonista di "Via col Vento" non si fermava davanti a niente e a nessuno pur di salvare la su "Tara"

Anonimo ha detto...

Interessante questo blog... ;) giaerre75

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