giovedì 30 luglio 2015

ACCABADORA di MICHELA MURGIA


Mi sento di poter azzardare nel definirlo uno dei migliori libri letti in questo 2015, non tanto per la storia in se che trovo semplice e senza particolari intrecci d'effetto, ma per la scrittura diretta ed intelligente dell'autrice.

Nei primi anni cinquanta del XX secolo a Soreni, un piccolo paesino della Sardegna, dove tutti sanno tutto di tutti facendo finta di non sapere, la piccola Maria Listru, ultima e indesiderata di quattro sorelle orfane di padre, viene adottata da Bonaria Urrai, anche lei vedova benestante, ma senza mai essere stata sposata. Maria diventa così una "Fillus de anima ... i bambini generati due volte, dalla povertà di una donna e dalla sterilità dell'altra".Maria e Tzia Bonaria, sarta del paesino, vivono come madre e figlia consapevoli entrambe di non esserlo. Si scoprirà alla fine del romanzo che Bonaria aveva deciso di adottare Maria, quando un giorno l'aveva vista rubacchiare delle ciliegie, senza che sul volto della piccola trapelasse "né vergogna né consapevolezza... e le colpe come le persone iniziano ad esistere se qualcuno se ne accorge". A Maria, infatti, "Non le era ancora passato quel vizio, quello di rubare piccole cose di cui non aveva bisogno, ma che desiderava".C'è però qualcosa di misterioso nella vecchia vestita di nero, nei suoi silenzi, nello sguardo timoroso di chi la incontra, nella sapienza millenaria riguardo alle cose della vita e della morte e nelle improvvise uscite notturne che Maria non riesce a comprendere. Quello che tutti sanno e Maria non ancora, è che Bonaria Urrai conosce i sortilegi e le fatture di una culturarimasta arcaica nel profondo, e che quando è chiamata, solo se veramente voluto dall'interessato senza speranza, è pronta a portargli una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre.


E' uno di quei libri che andrebbe letto più volte, per memorizzare alcuni passi importanti che potrebbero servire nella vita di tutti i giorni. 
Alcune frasi lasciano la mente in subbuglio, dando motivo di riflessione su argomenti per il quale spesso siamo portati a disinteressarcene fin quando non ci toccano in prima persona.
Uno di questi argomenti è l'eutanasia che in questo racconto diventa il centro della storia dove attorno girano personaggi veramente suggestivi; e quando si arriva al punto di interrogarsi su cosa saremmo in grado di fare trovandoci in una situazione del genere, ecco che l'autrice con una frase riesce a mettere in difficoltà e far vacillare tutte le certezze che si posseggono:

- Non dire mai: di quest'acqua io non ne bevo. Potresti trovarti nella tinozza senza manco sapere come ci sei entrata.

Ed è così che Michela Murgia rimprova tutte le persone che hanno l'abitudine di giudicare l'operato degli altri in situazioni del quale spesso non si è veramente a conoscenza; e a mio avviso è proprio questa la risposta che racchiude tutto il pensiero che l'autrice ha avuto il coraggio di svelare attraverso un lavoro di letteratura.

Durante la lettura ho avuto bisogno di fermare la mia voracità per riuscire a leggere tra le righe il messaggio che la scrittrice ha voluto lasciarci in diversi punti del romanzo, dandomi l'impressione di star leggendo più una lezione di vita che una semplice storia.

"-hai capito perchè ti ho picchiato?
-Perchè ho rubato le mandorle
-No. Ti ho picchiato perchè mi hai detto una bugia. Le mandorle si ricomprano, ma alla bugia non c'è rimedio. Ogni volta che apri bocca per parlare, ricordati che è con la parola che Dio ha creato il mondo"

Mi auguro che riusciate a dare una possibilità a queste poche pagine di esser lette e di esser apprezzate come son riuscita a fare io. Per me questo capitolo sarà solo l'inizio di un approfondimento sui lavori di questa notevole scrittrice e spero di potervi ancora parlare di lei nel più breve tempo possibile.
Nel mentre vi saluto come sempre con grande affetto

Alessia



lunedì 27 luglio 2015

NUOVE SCOPERTE

Scoprire nuovi autori è uno dei miei più grandi piaceri; la possibilità di leggere qualcosa di nuovo stuzzica tantissimo la mia curiosità e devo dire che in questo, instagram è di grandissimo aiuto.
Poco tempo fa son stata contattata da due scrittori, che mi hanno gentilmente omaggiata con due loro lavori che ho letto in brevissimo tempo.

Per il primo si tratta di un romanzo dal titolo VENTO CANALE:


Ambientato in una splendida Sicilia, inizia con il darti la sensazione di star leggendo una storia dai contorni delicati, romantici, con delle descrizioni del paesaggio che fanno venire la voglia di partire subito per quel posto magistralmente osservato e raccontato. Riesci a sentire i profumi, respirare l'aria del mare ed assaporare qualche succulento manicaretto che l'autore ti presenta sottoforma di vera e propria ricetta culinaria.
Ma quando tutto sembra perfetto, proprio il  mare decide di sconvolgere la vita del paese Scaletta, restituendo il corpo di un pescatore molto conosciuto in quella zona... ha avuto un malore durante una battuta di pesca o c è dell'altro?! Spetta proprio al lettore andare a scoprirlo aiutato dal grande intuito del protagonista che non si darà pace fino a far luce sul caso.

In poche pagine, Andrea Ambrosino è riuscito a creare una storia piacevole, accompagnando il lettore in una terra ricca di tradizioni e intrecciando avvenimenti particolari alla vita di tutti i giorni.
Ne consiglio la lettura indistintamente a tutti, trovando questo libro sui maggiori siti lettari e nel caso voleste contattare direttamente l'autore, potete trovarlo su instagram con il nome di @ambroblake




La seconda lettura totalmente diversa dalla prima, riguarda una raccolta di poesie inviatami anche questa direttamente dall'autore... autore che mi ha piacevolmente sorpresa perchè ha superato ogni mia aspettativa.
Non sono una divoratrice di poesie, ma quando le leggo rimango affascinata dalle mille parole collegate tra loro che creano assonanze e significati davvero sbalorditivi.
Ed è ciò che succede con la scrittura di Dario Caldarella, nella sua raccolta chiamata VOCI DALL'INTERSTIZIO


Ovviamente tra tutte quelle pubblicate in questa raccolta, ho le mie preferite ed almeno una la voglio riportare qui per darvi un'idea della piacevole lettura fatta:

Lacrime di cristallo

Lacrime di cristallo, 
fragili come girasoli in eclisse
taglienti come artigli di chimera squarciano il mio viso in festa.
Oltrepassano il ciclo lunare,
giungono a te - motore dell'anima.
Graffiano alla porta dell'inconscio, sussurrano ti amo al tuo sentire, ti inondano il risveglio

Anche tutte le altre meritano attenzione perchè lasciano qualcosa di molto particolare a fine lettura, dandoti la voglia di rileggerle e di sottolineare i giochi di parole più particolari che Dario riesce a creare.
Vi consiglio di dare anche uno sguardo al suo blog http://dariocaldarella.blogspot.it/ dove potete approfondire maggiormente la conoscenza delle sue poesie
e potete trovare anche il suo profilo instagram con il nome di @mrbibobabo


Nella speranza di poter continuare a farvi conoscere nuovi e particolari autori, vi saluto rimandandovi al prossimo post.
Con affetto
Alessia


giovedì 16 luglio 2015

TRA LE TUE BRACCIA

Dopo anni passati a combattere con le sue truppe mercenarie, Eric Buatère ha finalmente ottenuto quello che voleva: un feudo, una baronia e un titolo da trasmettere agli eredi. Tutto sembra però precipitare quando il nipote Arno rapisce Bianca, la figlia del conte Ranieri. E se l’unico modo per evitare il disastro è che il giovane la sposi, come può Eric permetterlo se al solo guardarla sente l’anima lacerarsi per la tentazione? Forse, la risposta è nel cuore di Bianca…


Una trama che ha subito attirato la mia attenzione dapprima perchè storica e poi per la grande necessità di poter affrontare una lettura poco impegnativa e scorrevole; trovo che i romanzi di questo tipo siano indicatissimi quando si ha bisogno di un periodo di disintossicazione da tomi sostanziosi.

La copertina poi è assolutamente di mio gusto!!!Ed ho notato non essere l'unica, ma tante altre sono davvero gradevoli







Sarebbe bellissimo collezionarle tutte.

Scrittura semplice, poco ricercata ma con nozioni storiche molto interessanti; l'autrice è riuscita a creare una storia attraverso pochissimi personaggi concedendo al lettore la possibilità di ricordarli tutti e di focalizzarli caratterialmente in maniera quasi perfetta.
Si riesce ad avere un immagine ben definita dei protagonisti e ad amarli come se li si conoscesse da tempo.

E allora perchè come voto darei solo un 7???

Perchè tra tutte le belle cose, la scrittrice mi cade su frasi poco indicate al romanticisimo e a mio avviso, poco indicate a qualsiasi donna... perchè ovviamente parliamo di un romanzo costruito e scritto per attirare maggiormente un pubblico femminile.

Ma quando, nella descrizione di  una delle scene d'amore più belle di tutta la storia, metti in bocca all'uomo frasi come "voglio che tu abbia il mio marchio", durante la descrizione di un rapporto sessuale, a me crea un certo fastidio.

Forse perchè se un qualsiasi uomo dovesse dirmelo personalmente, gli farei inghiottire questa perla di saggezza???

Trovo che vi siano libri per il quale il linguaggio utilizzato sia molto importante, perchè completano l'idea che una storia sta creando all'interno della fantasia umana; in una qualsiasi epoca storica, una frase del genere mi darebbe fastidio leggerla e non perchè in tempi passati gli uomini fossero puritani e non avessero queste esternazioni molto forti, ma perchè su un romanzo del genere voglio solo sognare, e nel sogno pretendo che l'uomo sia dolce, premuroso e non sboccato.

Tengo a precisare che ci sono più frasi del genere in questo romanzo.

In ogni caso, non snobberò questa nuova scoperta, perchè la fantasia dell'autrice mi piace molto e fatta eccezione per queste piccole cadute di stile trovo sia di piacevole lettura.
Lascio a disposizione anche il link del suo sito personale:

Con questo vi saluto e vi rimando ai prossimi blog con altre nuove scoperte.

Con affetto

Alessia

 

Libreria di mezzanotte Published @ 2014 by Ipietoon

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