giovedì 16 luglio 2015

TRA LE TUE BRACCIA

Dopo anni passati a combattere con le sue truppe mercenarie, Eric Buatère ha finalmente ottenuto quello che voleva: un feudo, una baronia e un titolo da trasmettere agli eredi. Tutto sembra però precipitare quando il nipote Arno rapisce Bianca, la figlia del conte Ranieri. E se l’unico modo per evitare il disastro è che il giovane la sposi, come può Eric permetterlo se al solo guardarla sente l’anima lacerarsi per la tentazione? Forse, la risposta è nel cuore di Bianca…


Una trama che ha subito attirato la mia attenzione dapprima perchè storica e poi per la grande necessità di poter affrontare una lettura poco impegnativa e scorrevole; trovo che i romanzi di questo tipo siano indicatissimi quando si ha bisogno di un periodo di disintossicazione da tomi sostanziosi.

La copertina poi è assolutamente di mio gusto!!!Ed ho notato non essere l'unica, ma tante altre sono davvero gradevoli







Sarebbe bellissimo collezionarle tutte.

Scrittura semplice, poco ricercata ma con nozioni storiche molto interessanti; l'autrice è riuscita a creare una storia attraverso pochissimi personaggi concedendo al lettore la possibilità di ricordarli tutti e di focalizzarli caratterialmente in maniera quasi perfetta.
Si riesce ad avere un immagine ben definita dei protagonisti e ad amarli come se li si conoscesse da tempo.

E allora perchè come voto darei solo un 7???

Perchè tra tutte le belle cose, la scrittrice mi cade su frasi poco indicate al romanticisimo e a mio avviso, poco indicate a qualsiasi donna... perchè ovviamente parliamo di un romanzo costruito e scritto per attirare maggiormente un pubblico femminile.

Ma quando, nella descrizione di  una delle scene d'amore più belle di tutta la storia, metti in bocca all'uomo frasi come "voglio che tu abbia il mio marchio", durante la descrizione di un rapporto sessuale, a me crea un certo fastidio.

Forse perchè se un qualsiasi uomo dovesse dirmelo personalmente, gli farei inghiottire questa perla di saggezza???

Trovo che vi siano libri per il quale il linguaggio utilizzato sia molto importante, perchè completano l'idea che una storia sta creando all'interno della fantasia umana; in una qualsiasi epoca storica, una frase del genere mi darebbe fastidio leggerla e non perchè in tempi passati gli uomini fossero puritani e non avessero queste esternazioni molto forti, ma perchè su un romanzo del genere voglio solo sognare, e nel sogno pretendo che l'uomo sia dolce, premuroso e non sboccato.

Tengo a precisare che ci sono più frasi del genere in questo romanzo.

In ogni caso, non snobberò questa nuova scoperta, perchè la fantasia dell'autrice mi piace molto e fatta eccezione per queste piccole cadute di stile trovo sia di piacevole lettura.
Lascio a disposizione anche il link del suo sito personale:

Con questo vi saluto e vi rimando ai prossimi blog con altre nuove scoperte.

Con affetto

Alessia

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