sabato 26 agosto 2017

UNO SI, L'ALTRO NO

Buongiorno e ben tornati cari amici lettori in una puntata speciale che mi vedrà come ogni volta elencare i pregi di una lettura appena conclusa ma come non succede quasi mai demolirne un altra. 
Eh si, anche a me capita di prendere qualche cantonata, fortunatamente di rado ma come vedremo poi, succede.

Il primo libro del quale voglio parlarvi è un classicone: 




A Lansquenet, quieto villaggio al centro della Francia, la vita scorre placida. Un po' troppo placida: è una comunità chiusa, dove sono rimasti soprattutto anziani contadini e artigiani, dominata con rude benevolenza dal giovane curato Francis Reynaud. È martedì grasso - una tradizione pagana avversata dalla chiesa - quando nel villaggio arrivano Vianne Rocher e la sua giovane figlia Anouk. La donna è assai simpatica e originale, sexy e misteriosa, forse è l'emissaria di potenze superiori (o magari inferiori). Vianne rileva una vecchia pasticceria, ribattezzata La Celeste Praline, che ben presto diviene - agli occhi del curato - un elemento di disordine. Anche perché Vianne non frequenta la chiesa ma inizia ad aiutare a modo suo chi si trova in difficoltà: il solitario maestro in pensione Guillaume, l'adolescente ribelle Jeannot, la cleptomane Josephine, l'eccentrica Armande. Ben presto il tranquillo villaggio diventa più disordinato, ribelle e soprattutto felice. E lo scontro tra Benpensanti e Golosi, tra le delizie terrestri offerte da Vianne e quelle celesti promesse da padre Reynaud, tra Carnevale e Quaresima, diventa inevitabile. 


Credo di essere una delle poche persone che ancora non aveva avuto modo e voglia di leggere questo libro; ma finalmente eccolo fare capolino dalla mia libreria e chiamarmi a gran voce come per dirmi che esiste anche lui e che ormai è anni che giace inerme nello scaffale.
E' stata una lettura piacevole, quello senza dubbio. Ma non capisco molto come possa essere definito un capolavoro; per quanto possa risultare ben scritto è comunque una storia semplice e senza grandi pretese.
Ho dato uno sguardo a varie recensioni ed ho notato che tutti sono stati travolti dall'atmosfera "cioccolatosa" della trama che senza ombra di dubbio è una parte che spicca molto nella storia narrata ma che secondo me non è la parte principale ma la scusa per poter parlare di altri argomenti; e questi argomenti sono davvero tanti: L'amore (ovvio), ma anche la solitudine, la vecchiaia, la morte, il razzismo, i rapporti genitori/figli e viceversa, la fede, le religioni, l'eresia... insomma c è davvero un miscuglio di roba.
E' come se l'autrice abbia messo tutte queste cose in una valigia riuscendo a farcele stare poi l'abbia scossa e sbatacchiata un po ma all'apertura abbia trovato nuovamente ogni cosa al proprio posto; perchè è proprio questa la sensazione che ho avuto durante la lettura. Tanti argomenti assieme ma ognuno con un proprio criterio e con un proprio ordine. Per parlare di tutte le vicissitudini della vita l 'autrice ha creato un personaggio diverso ogni volta e questo rende facile memorizzare chi e cosa senza ingarbugliarsi la mente ma leggendo davvero con facilità e scorrevolezza. 
Ovviamente anche il cioccolato ci ha messo del suo visto che ha reso il tutto molto più dolce e profumato.
Consiglio questo libro soprattutto a chi si trova nel famosissimo blocco del lettore.


L'altra lettura invece è:




Caterina ha sedici anni e 
vive in un povero borgo del Sud Italia, dove la maggior parte dei giovani è priva di lavoro e dove il muro dell'omertà è molto resistente. La sua è una famiglia disastrata. Il padre è alcolizzato e violento, la madre è una giovane donna i cui sogni sono stati infranti troppo presto. In un mondo crudele e oscuro, Caterina cercherà uno spiraglio di luce, ma dovrà scontrarsi con le bugie degli adulti, la prostituzione e la malattia. Tutto sembra precipitare: lei perderà ogni certezza e scivolerà in un baratro sempre più profondo, da cui riuscirà a uscire grazie a un evento inaspettato. Alla fine la vita la ripagherà di ogni sofferenza subita.

E questa la sconsiglio a tutti soprattutto chi sta affrontando un periodo particolarmente negativo.
Perchè questo libro è negativo già di suo.
Su instagram l'ho definito MAI NA GIOIA.
E' praticamente tutto un elenco di sfighe che si accaniscono su un unica persona, una ragazza che invece di fare pena ispira un fortissimo instinto omicida. La protagonista è scostante, acida, antipatica, non formula una frase con più di 4 o 5 parole ed io l'ho avuta sul groppone dall'inizio alla fine della lettura.
Non si può leggere un libro dove non c è una cosa che vada nel verso giusto; c è un piccolo riscatto nell'ultima pagina ma è talmente scontato e banale che neanche quello dona na gioia.
Tutto ciò è un gran peccato perchè la scrittura è davvero molto buona soprattutto se si parla di una scrittrice molto giovane come in questo caso.

Queste sono state le mie due ultime letture.
Che ne pensate?

Alla prossima





domenica 20 agosto 2017

COME ANTICIPATO...

Come anticipato un paio di giorni fa, eccomi riprendere in mano il mio piccolo blog, o chiamiamolo il mio piccolo spazio svago.
Era talmente da tanto tempo che versava in uno stato di completo abbandono che ho avuto anche difficoltà a ricordarmi la password; per fortuna l'avevo segnata in uno di quei foglietti vaganti che utilizzo per le cose che so già verranno dimenticate dalla mia negligenza.

Detto ciò, questo non è proprio un vero ritorno nel senso che non vedrete post in modo regolare come quelle brave blogger che passano le loro giornate davanti al pc, io non ne ho la possibilità ed ho una vita personale che mi attende, quindi farò un salto ogni tanto per aggiornarlo tenendo come tema la mia grande passione per i libri, ma RIUSCENDO vorrei anche alimentarlo con varie cose, che possono riguardare la vita quotidiana, i viaggi ed in generale tutto il mondo che mi gira attorno.
Non sarà niente di troppo personale perchè anche in questo mi considero una bacchettona; non vedrete mai foto di me, della mia famiglia o dei miei figli, ma solo piccole cose quotidiane che mi incuriosiscono, mi colpiscono o mi piacciono.

Tutto questo senza una scadenza ben precisa e solo quando ne ho tempo e ☺☺voglia.

Nel mentre voglio comunque ringraziare chi ha avuto la pazienza di rimanere iscritto e chi mi ha incoraggiata ed invogliata a continuare questa piccola avventura; ho scoperto che esistono tante persone come me, che non sono super donne ma sono semplici mamme che si arrangiano con le proprie forze rinunciando anche un po della vita privata e non per questo sentendosi inferiori alle altre... altre che, dai non prendiamoci in giro, hanno nonne e tate a fare il lavoro di chi lo fa da solo.
Sto polemizzando??? Ma si dai, ogni tanto ci vuole visto che c è tanta gente che passa ore ed ore della giornata a farci vedere quanto sono super cuoche, super mamme, super fighe e non si mescolano a noi che non dormiamo la notte e la mattina ci alziamo con occhiaie che neanche un muratore con un po di cemento riuscirebbe a coprire.

Polemica superata mi piacerebbe conoscere anche un vostro piccolo parere in merito.

Bene, il ghiaccio è stato rotto, il più è fatto, chi più ne ha più ne metta... insomma... ci sentiamo presto amici e...



martedì 3 gennaio 2017

DUE, Irene Nemirovsky


Sono molto contenta del fatto che il primo libro finito nel 2017 sia stata una lettura della Nemirovsky.
Per me è il suo 4°romanzo ed anche questo come gli altri è stata una bella scoperta.
Ho davvero un debole per questa autrice perchè il suo stile dolce e malinconico riesce ad attirare l'attenzione dalla prima all'ultima riga e credo che il fatto di saperla vittima dell'olocausto dia un perchè alla sua inconfondibile scrittura.




Marianne ed Antoine sopravvissuti al primo conflitto mondiale adesso vogliono succhiare il nettare della vita, godere pienamente di tutto quanto può la vita offrire: feste, balli, vita notturna, sfrenate esperienze. Dunque la passione, l’amore e l’amicizia, l’abitudine sono il fulcro di questo romanzo. Quando l’impeto della fase di corteggiamento si riduce fino a spegnersi del tutto? Quando la passione viene inesorabilmente soffocata dall’abitudine? Quando l’amore si trasforma in amicizia?

In questo romanzo è stato davvero interessante vederla analizzare la vita di coppia e le sue varie fasi, dalla conoscenza alla morte. 
Gli argomenti trattati sono davvero tanti ma il nucleo centrale è l'amore nelle sue varie sfaccettature.
 La Nemirovsky lo sminuzza e lo analizza passo per passo facendoci notare le differenze e le sottigliezze che ai nostri occhi sembrano superficiali nella vita di tutti i giorni.
Come si amano gli amici, come i figli, come i genitori e come la persona con il quale abbiamo deciso di condividere la nostra vita; ma anche l'amore all'interno di un rapporto fedigrafo ed i segni indelebili che questo potrebbe lasciare.
Il tutto condito con riflessioni che mi hanno ricordato leggermente la mia amata Virginia Woolf ed i suoi flussi di coscienza.
E' molto bello scoprire assieme all'autrice come il rapporto tra marito e moglie possa evolversi da passione irrefrenabile all'inizio a grande complicità ed amicizia durante la fase della vecchiaia; perchè si affrontano diversi stadi e si raggiunge un equilibrio stabile solo nella parte finale della vita della coppia.

Se ci mettiamo che a condire il tutto è una scrittura semplice e fine, non si può non amare questo romanzo.

Per me la Nemirovsky è assolutamente una garanzia, quindi potrei consigliarvi qualsiasi cosa abbia scritto nella sua purtroppo breve vita. Non oso immaginare come ci si sarebbe potuti beatificare se la stessa fosse sopravvissuta ai campi di sterminio ed avesse continuato a vivere dedicandosi alla letteratura.

Come sempre, per oggi e con questo è tutto.
Vi aspetto nella prossima recensione di un libro del quale sicuramente parlerò male ;)

Con affetto





 

Libreria di mezzanotte Published @ 2014 by Ipietoon

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