Questo Natale la mia famiglia si è coalizzata per farmi uno dei più grossi torti mai subiti: non regalarmi libri.
Con la scusa che ne ho già abbastanza e che durante l'anno faccio spesso rifornimento, hanno deciso che i regali sarebbero stati di altra natura e che quindi avrei dovuto scegliere tutto ma non libri.
Per punizione mi son fatta regale un anello e le orecchine di perle... e come ha detto mio padre verso mia madre, per il suo borsellino sarebbero stati meglio una decina di libri.
In ogni caso, qualche anima pia ha pensato alla mia felicità e questo è il risultato
Confronto lo scorso anno non sono molti, ma visto che ho una libreria stra piena ancora da leggere, direi che non è male.
Tre sono stati ricevuti in scambio; arrivando questo mese non posso far altro che considerarli regali.
TEUTOBURGO di VALERIO MASSIMO MANFREDI viene da mia cognata che conosce molto bene la mia passione verso il genere storico.
Solitamente in fissa per la storia inglese non mi dispiace però aver ricevuto qualcosa che si discosti dal solito argomento e quindi sono molto curiosa di scoprire prima di tutto la scrittura di Manfredi e secondo cosa ha da raccontarmi sui tempi passati.
È un giorno di sole quando Armin chiama suo fratello Wulf, per mostrargli un prodigio: la costruzione della “strada che non si ferma mai”. Una meraviglia che li lascia senza fiato, il miracolo tecnico dei nemici romani, capaci di creare dal nulla una strada che attraversa foreste, fiumi, paludi e non devia nemmeno davanti alle montagne. Improvvisamente i due sentono dei rumori: è una pattuglia romana. Armin e Wulf sono catturati dai soldati. Nel loro destino però non c’è la morte, né la schiavitù. Perché Armin e Wulf sono figli di re. Sigmer, il loro padre, è un guerriero terribile e fiero, principe germanico rispettato e amato dalla sua tribù. La sua sola debolezza era l’amicizia segreta per Druso, il grande nemico, il generale romano precocemente scomparso, che Sigmer, di nascosto, ha imparato a conoscere e ad ammirare. Ma di questa ammirazione nulla sanno i due giovani. Devono abbandonare la terra natale e il padre, per essere condotti a Roma. Sono principi, per quanto barbari. Saranno educati secondo i costumi dell’Impero, fino a diventare comandanti degli ausiliari germanici delle legioni di Augusto. Sotto gli occhi dell’inflessibile centurione Tauro, mezzosangue germano convertito all’amore e alla fedeltà verso Roma, impareranno una nuova lingua, adotteranno nuove abitudini, un modo diverso di pensare. E come possono Armin e Wolf, cresciuti nei boschi, non farsi incantare dai prodigi di Roma? Non solo la strada, ma anche gli acquedotti, i templi, i palazzi meravigliosi. I due ragazzi diverranno Arminius e Flavus, il biondo, cittadini romani, due giovani guerrieri, stimati da tutta Roma, capaci di conquistarsi la fiducia dello stesso princeps Augusto. Ma il richiamo del sangue è davvero spento in loro? La fedeltà agli avi può portare alla decisione di tradire la terra che li ha adottati a favore di quella che li ha generati? Valerio Massimo Manfredi torna al romanzo e racconta, unendo alla perfezione esattezza storica e respiro epico, la storia straordinaria e mai narrata prima di due fratelli, due guerrieri, le cui scelte hanno portato a Teutoburgo, lo scontro decisivo tra romani e germani, la battaglia che ha cambiato il destino dell’Impero Romano e del mondo.
Sempre mia cognata ha ben pensato di farmi intrippare con due saggi psicologici divisi tra IL DONO DI FARSI CAPIRE e GUIDA DELLA MENTE.
Credo sia una collana uscita con famiglia cristiana del quale però non ho mai sentito parlare. Adoro queste collane perchè solitamente si riesce a ricavarne qualche chicca.
Spero di riuscire a destreggiarmi al meglio tra queste due letture e che non mi causino altre pippe mentali visto che di quelle il mio cervello abbonda già di suo ;)
Conosco questa autrice perchè è una delle più grandi esponenti del romanzo storico e credo di aver letto già qualcos altro di suo.
In ogni caso la trama era troppo interessante per lasciarselo sfuggire e quindi attraverso uno scambio eccolo aggiunto alla mia collezione.
Nota di merito anche alla copertina che adoro tantissimo
Da quando Anna Holcomb ha inspiegabilmente rifiutato la sua proposta di matrimonio, Reed Moreland non è più tornato a Winterset, la splendida residenza di campagna che ha fatto da cornice alla loro travolgente storia d'amore. Tuttavia, l'arcana bellezza dell'antica dimora e l'aura di mistero che la circonda l'hanno sempre affascinato, al punto che nonostante i dolorosi ricordi che si annidano tra le sue mura non ha voluto disfarsene. E quando una serie di terribili incubi in cui vede Anna in pericolo iniziano a tormentarlo, decide di accantonare l'amarezza e di mettersi in viaggio alla volta di Winterset per proteggere la donna che non ha mai smesso di amare. La passione torna a divampare tra loro più infuocata che mai, ma l'efferato omicidio di una giovane domestica finisce per trascinarli in una spietata caccia all'assassino... e verso un destino a cui né Reed né Anna possono sfuggire.
Credo non abbia bisogno di presentazioni in quanto penso d esser una delle poche vere lettrici che ancora non lo hanno letto. Sentendomi in difetto l'ho subito recuperato in scambio e sono contenta di poterlo avere nel mio scaffale dedicato ai classici.
Chi è Siddharta? È uno che cerca, e cerca soprattutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti. E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddharta, che ripete il "costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l'aveva visto centinaia di volte con venerazione". Siddharta è senz'altro l'opera di Hesse più universalmente nota. Questo breve romanzo di ambiente indiano, pubblicato per la prima volta nel 1922, ha avuto infatti in questi ultimi anni una strepitosa fortuna. Prima in America, poi in ogni parte del mondo, i giovani lo hanno riscoperto come un loro testo, dove non trovavano solo un grande scrittore moderno ma un sottile e delicato saggio, capace di dare, attraverso questa parabola romanzesca, un insegnamento sulla vita che evidentemente i suoi lettori non incontravano altrove.
Di questo libro non so assolutamente niente e non ho avuto bisogno di leggerne qualcosa perchè solo il nome dell'autore per me è garanzia di qualcosa che possa piacermi. Dopo aver letto IL PETALO CREMISI E IL BIANCO che metto di diritto nella categoria dei libri più belli che abbia mai letto, ho deciso di recuperare tutto ciò che ha scritto il mio amato Faber.
«Un libro fuori dal comune... Nella scrittura di Faber niente è ciò che sembra. La qualità piú significativa di Sotto la pelle è che all'interno di questo incubo, Faber ci costringe a identificarci con la sua protagonista non umana, e, attraverso lei, ad addentrarci in una complessa trama che tocca nel profondo i problemi della condizione umana». The Times «Una storia strana e misteriosa come poche, i cui segreti vengono svelati a poco a poco, come stimoli surreali centellinati con trasognata precisione. La scrittura di Faber è di una severa limpidezza». The Independent
Anche di questo libro non conosco assolutamente niente, idem per l'autore. Ma l'argomento è uno dei miei più grandi interessi e quindi eccolo subito adottato. Il titolo dice tutto e la copertina per quanto semplice mi piace tantissimo.
Ho dato uno sguardo veloce a qualche informazione dell'autore ed il fatto che sia scozzese inizia già a farmelo amare; in ogni caso mi pare di capire che anche lui abbia scritto spesso e volentieri su argomenti di carattere storico
Per gli israeliti l'Arca dell'Alleanza, conservata nel Tempio di Salomone, era la presenza di Dio sulla Terra. Un giorno scomparve. Per i primi cristiani il Sacro Graal era il calice dai poteri miracolosi usato da Gesù durante l'Ultima Cena. Ma se ne persero le tracce. Cosa lega le due reliquie più famose della tradizione occidentale? E dove si trovano adesso? Un'avventura archeologica per ricostruire la vera storia dell'arca perduta e del Sacro Graal. Una ricerca documentata e rigorosa e allo stesso tempo affascinante come un romanzo giallo.
Questo purtroppo è un tasto dolente. Innamoratami della copertina l'ho subito desiderato nonostante faccia parte di una saga del quale è stato tradotto solo questo volume. Non ho comunque saputo resistergli e quindi subito mio anche perchè ho letto recensioni molto positive sulla storia...poco positive sulla traduzione.
Presentando il tema della principessa destinata a salvare il mondo, "La Luna d'Ombra" ripropone un soggetto classico della fantasy, pur offrendone un'medita interpretazione. Nell'episodio inaugurale di questa trilogia, l'azione ha origine tredici anni dopo le avventure narrate nel film "Willow" di Ron Howard, allorché Willow Ufgood, divenuto un mago itinerante che ora si fa chiamare Thorn, si mette in viaggio verso la capitale per assistere all'ascesa al trono di Elora quale Principessa Sacra. Lo sfortunato mago finirà in prigione mentre un impostore prenderà il suo posto e cercherà di mutare il destino di Elora.
Chi mi ha regalato questo libro conosce anche l'altra mia passione letteraria che riguarda l'olocausto e tutto ciò che gira attorno ai campi di sterminio.
Infatti a quanto pare è un romanzo che ne parla e che dalla trama incute molta curiosità.
Spero riesca a catturarmi.
Anche quello che sembrava un fratello può tramutarsi nel tuo peggior nemico…È la sera della prima al grande teatro dell’Opera di Chicago. Morbide stole e sete fruscianti si scostano per far largo al vecchio Elliot Rosenzweig, il più ricco e importante mecenate della città. All’improvviso tra la folla appare un uomo anziano in uno smoking fuori moda. Tra le mani stringe convulsamente una pistola che punta alla testa di Rosenzweig. La voce trema per la rabbia, ma lo sguardo è risoluto quando lo accusa di essere in realtà Otto Piatek, il Macellaio di Zamość, feroce criminale nazista. Ma nessuno sparo riecheggia tra i cristalli e gli specchi del sontuoso atrio. E Ben Solomon, un ebreo scampato ai campi di sterminio, viene atterrato dalla sicurezza e trascinato in prigione. Nessuno crede alle sue accuse, nessuno vuole ascoltarlo. Tranne Catherine Lockhart, una giovane avvocatessa alle prese con una scelta difficile della sua vita. Catherine conosce l’Olocausto esclusivamente dai libri di scuola, eppure solo lei riesce a leggere la forza della verità negli occhi velati di Ben, solo lei è disposta ad ascoltare la sua storia. Una storia che la porta a un freddo inverno nella Polonia degli anni Trenta, a un bambino tedesco tremante e con le scarpe di cartone che viene accolto e curato come un figlio nella ricca casa della famiglia ebrea dei Solomon. Ma anche agli occhi ambrati di una ragazza coraggiosa e a una storia di amore, amicizia e gelosia che affonda le radici del suo segreto in un passato tragico. Difendere Ben Solomon sembra un’impresa impossibile, Rosensweig è per tutti un sopravvissuto di Auschwitz, un filantropo potente e rispettato. Catherine però non vuole arrendersi, deve trovare la verità. Perché nessuno, in questa storia, è quello che sembra. Volevo solo starti accanto è un caso editoriale fulminante. Pubblicato in proprio dall’autore, ha venduto in poche settimane oltre 100.000 copie solo negli Stati Uniti. Le recensioni dei lettori e il traffico crescente in rete hanno suscitato l’interesse delle case editrici che si sono sfidate in un’asta infuocata per acquisirne i diritti. Pubblicato ora da uno degli editori americani più importanti, sta scalando tutte le classifiche di vendita. Un romanzo sconvolgente, che risveglia le coscienze e ci ricorda che. perché l’orrore non si ripeta, non si deve dimenticare. Mai.
L'ultimo libro che vi presento invece è stata una mia specifica richiesta al maritino che dapprima me l'ha negato per poi farmelo trovare sotto l'albero infondendomi una gioia immensa.
Il quarto capitolo della saga della guerra delle due rose che colleziono e che amo profondamente anche se ancora non l'ho letta... mi fido alla cieca :)
In ogni caso si parla di Inghilterra, della sua storia e quindi non posso non esserne affascinata.
Gli altri tre volumi li ricevetti lo scorso anno nello stesso periodo e quindi aggiungo questo notando anche quanto siano carini da vedere uno di fianco all'altro.
Belli anche gli interni di tutti i volumi che essendo molto curati riescono ad arricchire le pagine in maniera sublime.
Questo è tutto. Voi avete ricevuto qualche bel volumetto da consigliarmi?! Forza, sparate!!!
Per ora vi saluto augurandovi Buone feste ed un 2017 spumeggiante
Con affetto